Borders, identity and the question of Australia
Abstract
In questo articolo intendo esaminare due opere recenti, The White Earth di Andrew McGahan e The Secret River di Kate Grenville. Il primo esplora la preoccupazione attuale per i confini, sia interni che esterni, e il secondo cerca di oltrepassarli. Un confine può avere sia connotazioni positive che negative, in come segno di separazione oppure, se usato come verbo, come azione di avvicinamento o sconfinamento in un’altra cultura, in un altro ambiente. In Australia viene solitamente definito in modo negativo, come un’espressione una fonte di ansia riguardo all’invasione dall’esterno, ma anche di sovversione dall’interno. Queste considerazione possono essere esplorate attraverso la narrativa, a patto che essa provveda accesso all’inconscio, a ciò che altrimenti è non detto e spesso indicibile.
Bibliografia
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